venerdì 8 marzo 2013

TORTA MIMOSA

                                                                                            A mio Figlio

 

 

Creata apposta per festeggiare l'otto marzo, questo bellissimo dolce vuole assomigliare al fiore di cui porta il nome. La storia della torta si lega alla storia dell'emancipazione delle donne. Delle sue origini invece si sa poco: sicuramente recente, sicuramente di pasticceria e non di tradizione, probabilmente italiana.

La torta mimosa deriva dalla charlotte ed è fatta con un pan di Spagna bagnato con liquore o con uno sciroppo aromatizzato, farcito con crema diplomatica, e cosparso in superficie con pezzetti di pan di Spagna sbriciolato o tagliato a pezzetti.
La farcitura della torta mimosa può variare molto, in molte versioni si trova frutta fresca o sciroppata (soprattutto ananas e, quando la stagione è favorevole, le fragole), oppure cioccolato. Anche il liquore per bagnare il pan di Spagna può variare a seconda dei gusti: kirsch, maraschino, rum, delizioso quello ai fiori d'arancio, per esempio, che dona alla torta un profumo meraviglioso.

Per il Pan di Spagna

  • 75 g di farina
  • 75 g di fecola di patate
  • 150 g di zucchero
  • 6 uova

Per la crema diplomatica

  • 5 dl di latte
  • 2 uova
  • 2 tuorli d'uovo
  • 100 g di zucchero
  • 25 g di farina
  • 1 scorza di limone
  • mezza stecca di vaniglia
  • 200 g di panna
  • 50 g di zucchero a velo

Per la bagna al Kirsch ( o altro liquore)

  • 2 dl d'acqua
  • 1 dl di Kirsch
  • 80 g di zucchero


Per realizzare il pan di Spagna montare le uova e lo zucchero in una sbattitrice fino ad vere un composto ben fermo e con volume raddoppiato. Aggiungere quindi, un poco alla volta, la farina e la fecola setacciate. Una volta amalgamato il composto metterlo in 2 tortiere da 18 cm precedentemente imburrate ed infarinate e cuocere in forno a 160° C per 45 minuti. A termine cottura lasciar raffreddare il pan di Spagna.
Intanto che il pan di Spagna cuoce procedere alla preparazione della crema diplomatica che si ottiene unendo la panna montata alla crema pasticcera. Montare la panna con lo zucchero a velo e conservarla nel frigorifero.
Preparare la crema pasticcera.
Tagliare la scorza del limone facendo attenzione non tagliare la parte bianca. In una pentola portare a ebollizione il latte con l'aroma di vaniglia e la buccia di limone. Appena il latte arriva a ebollizione spegnere il fuoco.
In un recipiente montare le uova e i tuorli con lo zucchero. Aggiungere la farina setacciata e amalgamare il tutto. Quando il preparato è omogeneo stemperarlo con un po’ di latte caldo, continuando a mescolare. Versare quindi il latte rimanente passandolo attraverso un colino per trattenere la buccia di limone.
Riportare il preparato ottenuto sul fuoco e cuocere a fiamma bassa per 5 - 10 minuti mescolando continuamente, avendo cura di farlo bollire almeno 2 – 3 minuti. Togliere la crema dal fuoco e fare raffreddare. Quando la crema pasticcera è fredda aggiungere la panna appena montata, ottenendo così la crema diplomatica.
Per realizzare la bagna, che servirà a inumidire il pan di Spagna, fare bollire l’acqua con lo zucchero in modo che questo si sciolga. Una volta sciolto togliere da fuoco e aggiungere il Kirsh.
Quando tutti gli ingredienti sono pronti, procedere alla realizzazione della torta Rivestire una terrina di diametro 20 con della carta oleata. Tagliare uno dei due pandispagna in fette di circa 1 cm. Disporre una prima fetta di pandispagna nella terrina e inumidirlo con la bagna. Cospargere con uno strato di crema. Coprire con un' altra fetta di pandispagna e ripetere l'operazione fino a ottenere tre/quattro strati. Una volta terminato, mettere il dolce in frigo a riposare per circa 30 minuti.
Nel frattempo, tagliare il secondo pandispagna a cubetti. Togliere la torta dal frigo e sformare sopra un piatto. Ricoprire la torta con la crema rimasta e decorare con i cubetti di pandispagna fino a ricoprire tutta la torta.
La torta mimosa va consumata fresca!




La Festa della Donna

Nel 1911, negli Stati Uniti, le operaie della Cotton Triangle Shirtwaist, industria tessile, iniziarono a scioperare per le pessime condizioni contrattuali e lavorative.
Lo sciopero proseguì per diverse giornate ma fu proprio l' 8 Marzo che la proprietà dell'azienda bloccò le uscite della fabbrica, impedendo alle operaie di uscire per scioperare.
Un incendio, probabilmente doloso, forse accidentale, ferì mortalmente 129 operaie, tra cui anche delle italiane, donne, molte madri di famiglia, che cercavano semplicemente di migliorare la propria qualità del lavoro
Già da qualche tempo le femministe, ma anche molti partiti socialisti, in tutto il mondo, rivendicavano il diritto delle donne di poter votare e dopo questo tristissimo evento, a Copenaghen, durante la Conferenza Internazionale delle donne socialiste, la loro rappresentante, Clara Zetkin, propose di celebrare il giorno delle donne proprio l’8 marzo, per ricordare al mondo l’impegno delle donne non solo come mogli e madri, ma anche come lavoratrici e cittadine.
A festeggiare la donna si è quindi arrivati solo dopo molte lotte e scioperi, manifestazioni politiche e combattimenti per ottenere non solo il suffragio universale, ma anche più diritti e più possibilità di scelta, e per ricordare questo, in tutto il mondo si celebrano le lotte per la parità dei diritti delle donne nello stesso giorno.
In Italia la “Giornata internazionale della donna” fu tenuta per la prima volta nel 1922, per iniziativa del Partito comunista d'Italia, che volle celebrarla il 12 marzo, in quanto prima domenica successiva all' 8 marzo.
Con l'avvento del fascismo, che la proibì, e con le successive vicende della seconda guerra mondiale, la festa della donna in Italia non si fece più.
Fu solo nel dopoguerra, l' otto marzo 1946, che le iscritte all' U.D.I .( Unione Donne Italiane) poterono organizzare nuovamente la festa. Fu anche il giorno in cui apparve la mimosa per la prima volta. Le organizzatrici romane dei festeggiamenti erano alla ricerca di un fiore che potesse colorare e profumare tutti gli eventi, e la loro scelta cadde sulla mimosa, un fiore delicatissimo che facilmente si sciupa, a rappresentare la fragilità della donna.

 


Nessun commento:

Posta un commento