TORTA ASSABESE
Piemonte
La parola
assabese fece
la sua comparsa, presumibilmente, nel 1884 all'Esposizione
Internazionale di Torino.
Fu infatti all' Esposizione di Torino
che furono invitati un gruppo di Dancali (tre
uomini, una donna e
due bambini), detti anche assabesi perché provenienti
dalla baia di Assab. Essi furono i primi africani a partecipare ( o a
venire esibiti, a seconda dei punti di vista) ad una Esposizione
italiana. Vissero in un villaggio costruito in stile africano
nel parco del Valentino ed ebbero un successo di pubblico
travolgente, tanto che il nome assabese divenne
presto popolare
sinonimo di “moretto” o
africano.
La scelta di mostrare un gruppo di Dancali fu dettata dall'esigenza di dare risalto all'acquisizione della colonia italiana di Assab, acquisita appena due anni prima dal governo De Pretis, per tentare di attirarvi iniziative commerciali e illustrarne le caratteristiche e potenzialità
La scelta di mostrare un gruppo di Dancali fu dettata dall'esigenza di dare risalto all'acquisizione della colonia italiana di Assab, acquisita appena due anni prima dal governo De Pretis, per tentare di attirarvi iniziative commerciali e illustrarne le caratteristiche e potenzialità
A dire il vero, già dalla
seconda metà dell'ottocento era fiorita in Europa e nel Nord America
la consuetudine di allestire le famose Esposizioni Universali, al
fine di favorire il commercio, gli scambi e le relazioni
internazionali. Accanto ai padiglioni nazionali, gestiti dai Paesi
partecipanti, fiorivano i padiglioni a tema. Fra questi il tema
“etnico - antropologico”, vale a dire l'esposizione di animali
esotici e di esseri umani di varie etnie, provenienti da lontane
parti del mondo ( in prevalenza africani) che venivano posti in
recinti in cui era riprodotto un allestimento scenografico il più
possibile fedele all'ambiente in cui essi vivevano, con la
ricostruzione fedele di villaggi di capanne e gruppi indigeni ( a
volte famiglie intere) che vi abitavano per tutta la durata dell'
Esposizione, messi in mostra come fenomeni da baraccone alla folla
dei curiosi che si assiepavano dietro le transenne.
E' molto triste notare il
carattere razzista di queste rappresentazioni, in cui il diverso
veniva offerto alla curiosità del pubblico, per divertire, per
meravigliare, a volte per schernire, magari con il pretesto
dell'indagine scientifica, della “classificazione”, comunque
sempre con lo scopo di trarne profitto.
Comunque sia, terminata
l'Esposizione di Torino rimase in tutta Italia la grande eco per
questa etnia, tanto che si inventarono mazurche, rappresentazioni
teatrali e dolci con questo nome. Nei primi mesi del 1885 fecero la
loro comparsa in Piemonte i biscotti “assabesi”, a base di burro
e cioccolato, e sempre in quel periodo nacquero le famose caramelline
di liquerizia “asabesi” che ancora oggi conosciamo.
Assabese venne chiamata anche
la notissima torta al cioccolato prodotta dalla rinomata pasticceria
torinese Pfatish, oggi uno dei locali
Storici d'Italia, che venne aperta a Torino nel 1915 dal maestro pasticcere
di origine alsaziana Gustavo Pfatisch, nato nel 1887 a Fossano. La
pasticceria era all'epoca famosa soprattutto per il suo cioccolato
superlativo, ed appunto a base di cioccolato fondente è la torta
Assabese, la cui ricetta è segretissima ancora oggi.
Non ho trovato nessuna documentazione sulla torta Assabese Pfatisch, per cui pubblico la ricetta della torta Assabese della pasticceria Tagliafico di Genova (altra pasticceria storica, fondata nel 1890).
Non ho trovato nessuna documentazione sulla torta Assabese Pfatisch, per cui pubblico la ricetta della torta Assabese della pasticceria Tagliafico di Genova (altra pasticceria storica, fondata nel 1890).
La ricetta è presa dal sito
www.operaincerta.it
http://www.operaincerta.it/archivio/052/articoli/panza_corp.htm
Ingredienti per la pasta frolla:
500 gr.di farina 00
400 gr.di burro
240 gr.di zucchero a velo
100 gr.di cacao amaro in polvere
2 tuorlo
2 cucchiai d’acqua fredda
500 gr.di farina 00
400 gr.di burro
240 gr.di zucchero a velo
100 gr.di cacao amaro in polvere
2 tuorlo
2 cucchiai d’acqua fredda
Ingredienti per il pan di spagna al cioccolato:
3 uova,
80 gr.di zucchero
30 gr.di farina00
30 gr.di fecola
30 gr.di cacao in polvere
1 pizzico di sale
1/2cucchiaino di lievito
1cucchiaino di miele
1/2 bustina di vanillina
3 uova,
80 gr.di zucchero
30 gr.di farina00
30 gr.di fecola
30 gr.di cacao in polvere
1 pizzico di sale
1/2cucchiaino di lievito
1cucchiaino di miele
1/2 bustina di vanillina
Ingredienti per la crema Ganache:
350 gr. di cioccolato fondente
350 gr di panna fresca
350 gr. di cioccolato fondente
350 gr di panna fresca
30 gr burro
Altri ingredienti:
60 gr.di pistacchio tritato,
un disco di pasta di mandorla (20cm ca.)
50 gr.di cioccolato fondente
100 gr.Codine di topo
Rhum q.b.
60 gr.di pistacchio tritato,
un disco di pasta di mandorla (20cm ca.)
50 gr.di cioccolato fondente
100 gr.Codine di topo
Rhum q.b.
Perpreparate i due dischi di pasta frolla da 28 cm ciascuno circa. Preparate la pasta frolla e quindi formate due palle di pasta, avvolgetele
nella pellicola e mettetela a riposare per due ore in
frigo.
Distendete in due teglie imburrate la pasta coperta con carta da forno da riempire con fagioli, e fate cuocere per venti minuti in forno ventilato a 180°. Tirate le due ‘crostate’ via dal forno e lasciatele raffreddare.
Distendete in due teglie imburrate la pasta coperta con carta da forno da riempire con fagioli, e fate cuocere per venti minuti in forno ventilato a 180°. Tirate le due ‘crostate’ via dal forno e lasciatele raffreddare.
Preparate il Pan di Spagna al cioccolato: montate
con l’ausilio di uno sbattitore le uova con lo zucchero, il miele e
un pizzico di sale. Aggiungete la vanillina, la miscela di farina,
fecola, lievito e continuate a sbattere. Versate l’impasto in una
teglia imburrata (diametro cm 28). Fate cuocere per 40 min. a 180°.
Preparate la crema Ganache al cioccolato: mettere sul fuoco in una casseruola la panna liquida e il burro: fate scaldare a fiammamolto bassa e, un momento prima che raggiunga l'ebollizione togliere dal fuoco. Versate ora nella casseruola il cioccolato gratuggiato e mescolate energicamente. Mettere adesso la casseruola a bagnomaria e, con l'aiuto della frusta sbattete bene il composto finchè risulti liscio e omogeneo
Disponete su una tortiera
il primo disco di frolla, bagnatelo con rhum e ricopritelo con un
terzo di crema ganache. Disponete il disco di Pan di Spagna e bagnate
anche questo con il rhum, ricoprite con la crema. Ripetete
l’operazione anche con il secondo disco di frolla al cioccolato.
Ricoprite tutta la torta con la crema restante, cospargetela con il
pistacchio e le codine di topo, poggiate al centro il disco di pasta
di mandorla.
Per saperne di più sulla vicenda trattata nel post:
http://www2.units.it/humdiv/Diversita.pdf
http://www.museodellaliquirizia.it/news/1/gli-assabesi-e-l-avventura-coloniale-italiana
E per finire, sempre sul tema delle esibizioni di
diversi del secolo scorso, una storia molto amara, la storia della
Donna Scimmia, che vi consiglio di leggere.
http://www.corriere.it/esteri/13_febbraio_13/julia-pastrana-sepolta-in-messico-donna-scimmia_4584e8a8-7609-11e2-a850-942bec559402.shtml
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